Il Demonio ti attacca tutti i giorni in questo modo e tu non lo sai

Satana è come un leone ruggente che va in cerca delle sue prede. Ma non agisce sempre alla stessa maniera.

Ce lo spiegano i grandi maestri spirituali del passato. Ma anche quelli dei nostri tempi. E attenzione alle “tattiche” di attacco del demonio.

Il Demonio ti attacca tutti i giorni in questo modo e tu non lo sai

Per capire come sferri i suoi attacchi il demonio restano fondamentali gli Esercizi spirituali di Sant’Ignazio di Loyola, autentico manuale per discernere gli spiriti. Ma di recente ho trovato una sintesi direi perfetta nella bella catechesi sul peccato di padre Serafino Tognetti, discepolo del grande Divo Barsotti. Già la cornice (la basilica di San Pietro, scusate se è poco) vale, ma le parole di padre Serafino sono davvero illuminanti (in coda all’articolo il video della catechesi).

In poco meno d mezz’ora il religioso spiega come l’uomo non possa avere che due padroni: o Dio o Satana. Non c’è un terzo incomodo: o apparteniamo a Dio o a Satana. Parlando della situazione dell’uomo i Padri del Deserto, ricorda padre Serafino, dicevano che quando l’uomo appartiene a Dio il demonio gli gira attorno come un esercito impegnato a circondare una città assediata, da espugnare. Se l’uomo invece appartiene a Satana, allora è Dio a girare attorno alla città alla ricerca di un pertugio o di un luogo da cui entrare.

Ecco spiegato perché essere tentati, da un certo punto di vista, equivale a essere spiritualmente vivi. Satana non ha bisogno di tentare quelli che già sono suoi. Come scriveva il vescovo americano Fulton Sheen: «Non respingere il Vangelo perché dice che Gesù, il Nostro Salvatore, è stato tentato. Satana tenta sempre i puri, gli altri sono già suoi. Satana colloca più diavoli e demoni sulle mura di un monastero che nei covi di iniquità, perché questi ultimi non fanno nessuna resistenza».

Le quattro “tattiche” del demonio

Mai dimenticarlo: la vita cristiana è una lotta, un combattimento spirituale, non una passeggiata spensierata tra le primule. Questo significa che quando il demonio attacca adotta tattiche che potremmo tranquillamente definire di tipo militare.

Come lo scoraggiamento. Nulla è più efficace che fiaccare la resistenza morale del nemico. Chi si scoraggia è già pronto ad arrendersi. Perciò Satana è il più grande dei demotivatori.

Ma naturalmente Satana, «bugiardo e padre della menzogna» (Gv 8, 44), dà il meglio di sé come ingannatore. L’inganno è il pane quotidiano che il demonio procaccia a quelli che vuole far suoi. E più si mente – mai scordarsi che la mezza verità è già una bugia tutta intera – più ci si fa simili a Satana.

Satana gioca poi sulla separazione. Non c’è nulla che ami di più che separare ciò che Dio ha unito: come quando può dividere gli sposi. Divide et impera: dividere per conquistare, vale anche per il maligno (che anzi è il vero inventore di questa tattica).

Infine il demonio ci spinga dubitare di Dio. Una tattica adottata fin dai tempi dell’Eden. Del resto Satana non è affatto ateo. Lo so, è sorprendente. Ma Satana sa benissimo che Dio esiste. Negarlo per lui sarebbe negare l’evidenza stessa. No, Satana non nega che Dio ci sia (leggere La fede dei demoni di Fabrice Hadjadj). Nega piuttosto il suo amore: il demonio rifiuta di lasciarsi amare. Accettare l’amore divino vorrebbe dire riconoscersi imperfetto, manchevole di qualcosa. Inaccettabile per chi si è identificato con la superbia stessa.

Gli antidoti ai trucchi di Satana

Ne consegue che saremo meglio armati contro le tattiche del maligno quanto più, al contrario, saremo

a) pieni di fiducia in Dio (antidoto allo scoraggiamento)

b) amanti della verità (antidoto alla menzogna)

c) uniti a Dio (antidoto alla separazione)

d) disposti a fare credito a Dio (antidoto al dubbio maligno).

Solo così non soccomberemo nella battaglia. Dove abbiamo una potentissima alleata: la Vergine Maria, ausiliatrice dei cristiani.

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