L’Italia non è più un paese per italiani: preoccupano i dati

Il fenomeno dell’emigrazione degli italiani continua costante: nemmeno la pandemia ha frenato la fuga di milioni di italiani all’estero. Perché molti scelgono di dire addio alla nostra penisola?

Le motivazioni sono le più disparate: sono tantissimi i giovani che decidono di andare via per studiare all’estero o concludere la formazione universitaria, altri partono nella speranza di trovare lavoro (che in Italia scarseggia da anni).

Italiani emigrano all'estero
Italiani in fuga – lapaginacristiana.it

Un rapporto curato da Migrantes, però, rivela che non sono solo i giovani a cercare un futuro migliore: una grande fetta dei migranti è composta anche da pensionati che decidono di trasferirsi in posti dove la vita costa meno, così da godersi una vecchiaia più serena.

Nonostante il divieto di lasciare il paese, imposto negli ultimi due anni dall’ex Governo, tanti italiani non si sono lasciati intimorire e hanno trovato il modo di abbandonare la nave. Al 1° Gennaio del 2022 nel registro degli italiani all’estero si contavano ben 5.806.068 di persone, ovvero il 9,8% della popolazione totale residente in Italia.

Dal 2006 al 2022 la presenza degli italiani nei paesi esteri è cresciuta dell’87%. È inoltre da sfatare il mito della migrazione dal sud Italia: se è vero che 2,7 milioni di italiani partono dal Meridione, è anche vero che un equivalente 2,1 milioni sono originari del Nord Italia. Solo il 15,7% è invece originario delle regioni centrali.

Le destinazioni principali dei migranti italiani sono due: Europa e America. Il 54,9% ha preferito rimanere entro i confini dell’Unione Europea, mentre il 39,8% ha scelto di trasferirsi nella zona centro-meridionale del continente americano. Tra i sessi invece la differenza è poca: oggi il 48,2% dei cittadini italiani residenti all’estero è donna.

Un trend sempre in crescita

Come detto poco sopra, nemmeno il Covid è riuscito a fermare completamente l’ondata di italiani che ha deciso di cambiare nazione. Solo nei 12 mesi del 2021 sono stati 195.466 i cittadini italiani che si sono iscritti all’Aire (Anagrafe Italiani residenti all’estero), solo il 12,1% in meno rispetto al 2020.

Italiani all'estero
In crescita gli italiani all’estero – lapaginacristiana.it

Nonostante quello dell’espatrio sia un trend in diminuzione (bisognerà attendere i dati dei prossimi anni per capire se il rallentamento sia stato causato soltanto dall’emergenza sanitaria) i numeri parlano chiaro: nel 2006 gli italiani all’estero erano soltanto 3,1 milioni; oggi se ne contano più di 5,8 milioni.

Considerando che la popolazione italiana ad oggi conta 59,07 milioni di cittadini, e che una grandissima fetta della popolazione è composta da soggetti anziani, c’è da chiedersi quale sarà il nostro futuro. Il calo della natalità è già, di per sé, un enorme problema sia per il popolo che per l’economia italiana.

Se a questo aggiungiamo una prospettiva in cui la maggior parte della forza lavoro viene incanalata verso l’estero per la mancanza di opportunità, chi prenderà in futuro le redini del Paese? Senza lavoratori (e dunque senza cittadini paganti tasse) anche il sistema pensionistico rischia di crollare; una prospettiva non tanto lontana, data la situazione odierna.

Quello che emerge dai dati e da una veloce riflessione su di essi, è che sembra più che mai urgente un inversione di rotta, o si rischia di dire addio per sempre all’Italia che abbiamo conosciuto.

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