Una dipendente precaria, rimasta incinta, ha ricevuto uno dei regali più belli proprio dal suo capo. C’è chi la chiama fortuna, chi grazia.
La protagonista di questa storia è Erika Forghieri, originaria della Sardegna ma residente in provincia di Reggio Emilia, dove lavora come dipendente per la Ferretti Automotive. Come lei stessa ha ammesso, il suo è un epilogo felice che “dovrebbe rappresentare la regola, ma rappresenta una fortunata eccezione”.
Erika magari non lo sa ancora, non ha pensato che in quanto successole possa esserci la mano di Dio. La donna aveva iniziato a lavorare per l’azienda come consulente e addetta alle vendite poco prima dello scoppio della pandemia.
Già nel 2020 credeva di perdere a breve il lavoro, invece le era stato proposto un contratto a tempo determinato. “La Ferretti Automotive nei miei confronti aveva già fatto un enorme passo avanti assumendomi a tempo determinato nel mezzo della pandemia, durante il primo lockdown. Nessuno mai pensava di essere assunto in quel periodo” ha raccontato Erika.
Dopo lo scampato pericolo ecco che arriva una bellissima e allo stesso tempo preoccupante notizia: la giovane donna è incinta, e credeva che questa fosse la ‘goccia’ definitiva che avrebbe fatto trabboccare il metaforico vaso.
Purtroppo essere licenziate una volta in gravidanza è uno scenario per niente estraneo alle donne italiane lavoratrici, ma per Erika è stato diverso. Quando ha dato la notizia al suo capo, invece dell’aspettato licenziamento, le ha proposto un contratto a tempo indeterminato.
Eccezione, fortuna o grazia?
Stando a quanto raccontato anche dal titolare dell’azienda, già da tempo avevano in mente di premiare ancora una volta la loro lavoratrice con un contratto a tempo indeterminato; la notizia della gravidanza è arrivata in un secondo momento ma non ha fatto cambiare idea al titolare, che ha sottolineato come “Noi Crediamo nel valore delle persone e della famiglia”.
“Credo di potermi considerare un caso particolare” ha dichiarato Erika, “Non sono sicura, infatti, che tutte le donne possano avere la stessa possibilità”. Come accennato in precedenza, il pregiudizio contro la gravidanza delle donne lavoratrici è ancora molto presente sul nostro territorio.
Si tratta, tra l’altro, di un pregiudizio ingiustificato; molti datori di lavoro pensano che avere una dipendente in maternità sia una catastrofe, un onere troppo elevato per l’azienda. La verità è che un dipendente in maternità non comporta alcun costo extra per l’azienda, tanto più che se si pensa di rimpiazzare la dipendente, il processo di reclutamento è molto più dispendioso.
La famiglia prima di tutto
Magari Erika ha avuto solo fortuna, però non possiamo certo ignorare come il gesto del titolare della Ferretti Automotive abbia davvero sottolineato l’importanza dei sani valori, dell’importanza della famiglia, dell’essere compassionevoli e generosi con il prossimo.
Forse la donna non aveva economicamente bisogno di questo lavoro, non possiamo saperlo, ma è certo che la consapevolezza di avere uno stipendio sicuro, un luogo dove tornare ed essere accolta, le farà vivere questi mesi di gravidanza con una serenità che altrimenti non avrebbe avuto.
Questo piccolo gesto diventa non solo un esempio da seguire ma è carico di un’importanza enorme in tempi come i nostri, dove i sani princìpi sono stati dimenticati in favore di freddezza e lontananza umana.