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Voci fuori dal coro, tuona l’Africa: sfruttati e depredati per secoli, e poi ci negate l’accoglienza

Le parole nette del missionario camerunense che mettono in luce il vero stato d’animo dei tanti poveri e scartati trattati come carne da macello, e soprattutto l’ipocrisia francese e delle tante Ong che fanno tutt’altro che il bene degli ultimi. 

Al contrario, ad ingrassarsi sono le tasche dei trafficanti, che non si curano delle tante vite umane perdute da coloro che partono per attraversare il mare sperando in un futuro migliore, incoraggiate dalle stesse organizzazioni umanitarie.

Migranti che sbarcano nelle coste italiane – lapaginacristiana.it

“L’Africa non si aiuta aprendo i porti. Così ci priviamo dei nostri giovani”. Le parole di Louis Michel Nekam, camerunense di 38 anni nato nella capitale del Paese, Yaoundé, e segretario generale della Association de Coopération Italie-Afrique. Dalla sua postazione, infatti, il camerunense segue da vicino quanto purtroppo accade da anni nel Mediterraneo, e non ci pensa due volte a spiegare che quella che viene spacciata come solidarietà umanitario non è altro che ipocrisia che non fa di certo il bene del continente africano. Che avrebbe bisogno di tutt’altro.

L’associazione guidata da Nekam infatti si occupa di formare al lavoro i giovani africani, ed è proprio questa l’unica strada che può davvero fare in modo che l’Africa diventi finalmente il grande Continente che merita di essere, e di non essere più sfruttata e colonizzata dai tanti Paese che puntano a depredarla, tanto di risorse economiche e materiali quanto umane, come accaduto da molti anni a questa parte.

Le parole del missionario camerunense non lasciano spazio a dubbi

“Solo così possiamo sperare di tenerli qui, il Paese ha bisogno di loro”, ha spiegato il missionario camerunense intervistato dal Giornale, mentre di scaglia duramente contro il governo francese. “L’ipocrisia francese mi indigna”, tuona. “La Francia ha depredato e sfruttato l’Africa per secoli. Tuttora esercita il suo potere su di noi, stampando e imponendo una moneta coloniale che limita la nostra sovranità monetaria e ostacola lo sviluppo”, afferma parlando del Franco CFA che ancora oggi è in uso in molti Paesi africani.

Nekam è quindi pesantemente indignato per il fatto che “Parigi accusa di disumanità l’Italia e poi nega l’accoglienza agli stessi africani che ha contribuito ad affamare con le sue politiche“. E la sua voce, che descrive tutto ciò come una vera e propria “assurdità”, è quella di tanti giovani francesi come lui che al contrario vengono ogni giorno ingannati, messi in pericolo, e talvolta condotti alla morte.

Louis Michel Nekam – lapaginacristiana.it

Al contrario, nei confronti del governo italiano le sue parole sono molto più aperte e favorevoli. Rispetto alla gestione del dossier immigrazione da parte del governo italiano, infatti, il camerunense afferma: “Penso che la linea sia giusta. È chiaro che bisogna fare verifiche e controlli. Le faccio un esempio: lei a casa propria lascerebbe entrare chiunque? Non è aprendo le porte a tutti quelli che vogliono arrivare in Italia che si risolvono i problemi dell’Africa”.

Parole dovute a una spiegazione ben precisa, al fatto cioè che “favorendo le partenze si continua ad impoverire l’Africa, togliendole ogni chance di riscatto. I giovani africani sono essenziali per il nostro sviluppo. Se non si impegnano loro per il futuro del Paese, su chi altro potremmo contare?”. In tutto ciò, la presenza delle Ong “sicuramente incoraggia le partenze, così come l’atteggiamento delle istituzioni europee e dei governi italiani che si sono avvicendati in questi anni: dire accogliamoli tutti è solo uno slogan ed i risvolti sono drammatici“.

Francesco

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