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La Regina della Pace porta avanti i suoi progetti: Medjugorje diventerà un Santuario

Importanti le parole di mons. Aldo Cavalli, che recentemente ha affermato la volontà di far diventare un Santuario quello che è un luogo di grazia dove in modo evidente avvengono conversioni e da più di quarant’anni.

Nel suo ruolo di visitatore apostolico pontificio a Medjugorje mons. Aldo Cavalli di recente si è espresso in modo molto chiaro con un’affermazione che fa rallegrare tutti coloro che hanno a cuore questo posto e tutto quello che porta con sé.

parrocchia di Medjugorje – Photo web source

“Questo è un luogo santo, stiamo lavorando per farne un santuario” sono le sue parole, e preannunciano un cambiamento importante nella storia della parrocchia che da 41 anni è al centro dell’attenzione di tutto il mondo.

Durante un’intervista rilasciata al quotidiano croato Slobodna Dalmacija mons. Cavalli ha sottolineato che “41 anni fa il Signore ha voluto fondare un luogo di grazia in questo luogo, che era come tanti luoghi del mondo. Chi viene qui, giovani, adulti, bambini, famiglie, entra nella grazia. E cooperiamo, nel miglior modo possibile, all’Eucarestia, alle confessioni, all’adorazione, alla venerazione della Croce, ai viaggi alla collina delle Apparizioni e al Križevac, come in due santuari, cooperiamo a questo”.

Luogo di grazia e cambiamento del cuore

Farne un santuario è un passo che viene dalla consapevolezza sempre crescente nel corso del tempo e tanto più evidente e lampante che a Medjugorje avviene un cambiamento del cuore.

Ne è pienamente consapevole il visitatore apostolico che lo riconosce a chiare lettere come luogo di grazia: “In questo ambiente di grazia, e con l’aiuto di questa grazia, le persone cambiano il loro atteggiamento interiore. Questa è conversione: un cambiamento interiore, ed è un’opera di grazia”.

La Chiesa, tenendo conto anche di sentimenti di diffidenza e delle divisioni che possono crearsi nei confronti di novità e trasformazioni improvvise ha sempre deciso di agire con pacatezza perché, come affermato dal monsignore, “non c’è bisogno di affrettarsi” riguardo un riconoscimento ufficiale pur tanto atteso da molti.

I passi della Chiesa su Medjugorje

Sempre nel corso dell’intervista al giornale croato ripercorre le tappe che hanno segnato l’azione della Chiesa nelle indagini per arrivare ad un pronunciamento ufficiale sul fenomeno Medjugorje.

Specificando che per quanto riguarda le apparizioni esiste una Commissione Teologica Internazionale in Vaticano, quanto all’attività pastorale svolta sottolinea che “c’erano qui diverse commissioni, sia la Commissione diocesana che la commissione della Conferenza Episcopale dell’ex Stato, legate a questa realtà. Papa Benedetto XVI ha lanciato una speciale Commissione guidata dal Card. Camillo Ruini. E poi, quattro o cinque anni fa, Papa Francesco ha deciso di dire a tutti che si può venire qui, cioè fare un pellegrinaggio ufficiale: vescovi, sacerdoti, istituzioni, parrocchie, perché questo è un luogo di grazia e ha dato la parrocchia di Medjugorje giurisdizione ufficiale inviando il visitatore apostolico, che qui risiede stabilmente.”

E, se non bastasse, ha ricordato anche che “Per ogni festa della gioventù il Papa manda il suo messaggio, che è molto profondo, e parla del significato che dà a questo luogo di grazia”.

Lo Spirito Santo nei tempi della Chiesa

Mons. Aldo Cavalli e Papa Francesco – Photo web source

Rievocando la storia della parrocchia di Medjugorje da quando, 41 anni fa, era un luogo povero e semplice, sconosciuto al resto del mondo, e oggi è invece una località nota a tutti, ma soprattutto meta di pellegrinaggi da ogni parte, da cui giungono persone percorrendo migliaia e migliaia di chilometri in cerca di grazia, Cavalli riflette sui diversi atteggiamenti che ci sono nell’osservare questo.

“Ogni volta che nella Chiesa accade una cosa nuova e potente, ci sono persone che sono inclini ad essa e persone che sono contrarie. E poi, con il tempo, le cose fondamentali che il Signore vuole, che lo Spirito Santo vuole che si realizzi, si avverano sempre nel tempo della Chiesa” sono le parole di mons. Cavalli che lasciano una grande serenità e la fiducia nell’operato della Chiesa che non agisce da sola, ma dallo Spirito che la conduce passo passo.

Romana Cordova

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