Doveva distribuire la buona novella: la droga è più remunerativa

Non può definirsi altro che uno scandalo, quello scoppiato qualche tempo fa a Prato, quando don Francesco Spagnesi fu arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti.

Il fatto risale a più di un anno fa, per la precisione al Settembre 2021. L’adesso ex parroco dell’Annunciazione alla Castellina aveva 41 anni quando fu fermato dalle forze dell’ordine a bordo della sua auto, insieme al compagno.

Parroco arrestato spaccio
Prete spacciava droga ai festini – lapaginacristiana.it

Nel veicolo furono ritrovate due bottiglie di gbl, una droga detta ‘dello stupro’, che ha come effetto quello di eliminare qualsiasi inibizione. Iniziata l’indagine, è stato lo stesso Francesco Spagnesi a confessare tutto al pm Lorenzo Gestri.

Lui e il compagno erano soliti organizzare festini a luci rosse con uomini invitati tramite siti di incontri su internet. Alle feste la droga veniva poi distribuita a chiunque chiedesse. Non proprio l’attività che ci si aspetterebbe dal parroco di una chiesa cristiana, insomma.

Ancor peggio, sempre Spagnesi aveva anche ammesso di aver comprato le sostanze con i soldi della parrocchia e delle donazioni chieste ai fedeli per i poveri e bisognosi. Alla fine del processo l’uomo è stato condannato a tre anni e otto mesi di carcere per spaccio, appropriazione indebita e truffa nei confronti dei fedeli.

Abbandona l’abito poco prima del processo

Più sconvolti sicuramente i fedeli che si recavano nella sua parrocchia; una scoperta davvero scioccante per la natura intrinseca dell’atto. Non sarà certo tenuto un processo in questa sede, ma va sottolineato che lo spaccio di droga è un crimine molto più grave dell’atto in sé.

Prete spacciava droga lascia abito
Spagnesi lascia abito talare – lapaginacristiana.it

Chi sceglie arbitrariamente di farne uso fa del male a se stesso, chi decide di distribuirla è consapevole del male che può arrecare al prossimo. “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura”, riporta il Vangelo secondo Marco. Spagnesi ha decisamente mal interpretato le scritture.

Dopo più di un anno si ritorna a parlare del caso, perché Francesco Spagnesi ha finalmente deciso di abbandonare l’abito talare. Lo ha comunicato il 18 Ottobre scorso il vescovo Nerbini, anche se Spagnesi non ha ancora rilasciato una lettera di dimissioni ufficiali.

Una scelta che in molti si aspettavano ma arrivata decisamente in ritardo, dato che per tutto il 2022 l’uomo ha continuato a percepire lo stipendio da sacerdote dalla Diocesi.

Quella di Spagnesi è stata una scelta furba: a breve si sarebbe infatti svolto il processo canonico che avrebbe probabilmente sancito la sua riduzione allo stato laicale. Il vescovo Nerbini aveva già chiesto a Spagnesi che intenzioni avesse, ma l’uomo ha deciso di prendere tempo fino alla fine dell’estate.

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